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Come Registrare Chiamate su Android

Se abbiamo bisogno per motivi di lavoro di registrare una chiamata vocale ma non sappiamo come fare possiamo utilizzare la fantastica applicazione AutoCallRecorder. Questa applicazione completamente freeware permette di registrare qualsiasi chiamata per ascoltarla facilmente in un secondo momento.

Come prima cosa apriamo il menu applicazioni del nostro smartphone Android e cerchiamo l’applicazione “Market”. Clicchiamo su di essa e nel campo di ricerca inseriamo la parola “AutoCallRecorder”. Premiamo il tasto con la lente d’ingrandimento e selezioniamo il primo risultato della lista. In alternativa possiamo scaricare l’applicazione direttamente dall’Android Market utilizzando questo link. Una volta installata l’applicazione riavviamo il nostro dispositivo.

registrare chiamate

Andiamo nel menu applicazioni e premiamo l’icona “AutoCallRecorder”. All’avvio l’applicazione ci mostrerà le varie opzioni disponibili. Clicchiamo sul menù “Impostazioni” e selezioniamo con un segno di spunta la voce “Enable Calls Recording”. Spuntiamo anche la voce “Use Microphone” in modo da registrare la voce direttamente utilizzando il microfono del nostro smartphone. Finalmente il programma è attivo.

Avviamo una qualsiasi chiamata per testare il corretto funzionamento del programma e alla richiesta di attivare il vivavoce confermiamo premendo il tasto “Altoparlante”. Ora tutta la chiamata verrà registrata direttamente sulla memoria interna del nostro smartphone. La registrazione verrà interrotta al termine della chiamata. Per ascoltare le registrazioni effettuate è sufficiente andare nella galleria suoni di Android.

Per concludere, è importante sapere che questa non è l’unica applicazione che offre questa funzionalità, per alternative è possibile vedere questa lista di applicazioni per registrare chiamate. Si tratta quindi di un’operazione semplice da eseguire.

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Come Recuperare le Password da Outlook Express

Non ti ricordi più la tua password di outlook express? Perchè usi sempre l’opzione memorizza password? Allora continua a leggere questa guida, e ti insegnerò passo per passo come scoprire la password del programma email salvata nel tuo pc! Vedrai che sarà molto facile! Adesso a lavoro.

Intanto devi scaricare il programma mail pass view, prodotto e offerto da nirsoft. Quindi vai alla seguente pagina, dall’elenco a sinistra seleziona la voce password tool. Adesso nella schermata che si apre, cerca il programma mail pass view (che dovrebbe essere il secondo) si trova nel menu dei programmi con le varie descrizioni.

password

A questo punto dopo aver cliccato sul programma, dopo che ti si è aperta una pagina, scorri fino in fondo, finchè trovi la voce download mailpassviwe With Install/unistall support (mail pv setup.exe) e cliccaci sopra, dopodichè clicca su salva file (nella finestrina che si apre). A questo punto il file sarà in download.

Adesso però devi disattivare l’antivirus quando usi il programma (mail pass view) perchè tutti gli antivirus danno dei falsi allarmi quando analizzano questi file, (stai tranquillo non sono un hacker che ti vuole danneggiare il computer, infatti dalla pagina precedente potrai andare alla voce known problems e vedrai il perchè). Ora apri il file mailpv.exe, e come per magia li ci troverai il nome dell’account e la password salvata di outlook express.

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Formati Video e Codec

Chiunque di noi ha provato a vedere un filmato qualsiasi sul proprio computer, e forse gli è capitato che qualcuno di questi non si visualizzasse, o si sentisse solo l’audio. Da cosa è dovuto questo? Dal fatto che i file video sono registrati in diversi formati, “tradotti” da altrettanti codec.

I formati video sono come contenitori nei quali vengono memorizzate tracce video e audio e le informazioni indispensabili a una corretta riproduzione. I codec, invece, permettono la compressione e decompressione delle immagini e dell’audio per ridurle a pochi megabyte.

Vediamo i principali formati.

AVI, è il formato audio video tradizionalmente gestito da Windows, i suoi codec più diffudi sono DV e DivX, scaricabili gratuitamente dal sito DIVX. La qualità è molto buona in relazione alla dimensione del file.

MPEG e MPEG2, hanno il pregio di aver decisamente ridotto le dimensioni dei file mantenendo una notevole qualità di immagine. E’ un ottimo compromesso tra dimensioni e qualità video, tanto da essere stato scelto come standard sia per i DVD che per le trasmissioni televisive digitali.
MPEG-4, offre la stessa qualità di MPEG-2 con una compressione circa tre volte superiore, ideale per video online e podcasting.
WMV, Windows Media Video è il formato di Microsoft per i progetti multimediali soprattutto in alta definizione. Molto versatile e “aperto” per la varietà dei codec di compressione supportati.

MOV, è il formato di Apple Quicktime dei sistemi Mac ed equivalente ad AVI per Windows. Compatibile anche MOV come AVI verso le due piattaforme (Apple e Windows). Supporta molti codec e molte funzioni video avanzate (compresa l’alta definizione).

FLV, è un tipo di file, introdotto da Macromedia Flash che, al pari dei concorrenti, permette livelli di compressione, risoluzioni e qualità totalmente personalizzabili, e che vanta benefici sia per l’utente sia per il Web Master davvero notevoli e unici. Il formato FLV e l’utilizzo integrato delle funzionalità di Flash per i video presenta diversi consistenti vantaggi. Innanzi tutto, poiché la tecnologia Flash è disponibile per tutti i computer e sistemi operativi (tranne i sistemi portatili Apple)e, di fatto, si trova già installata sulla quasi totalità di computer abilitati alla navigazione in Internet, ed è compatibile con la maggior parte dei sistemi che consentono di mettere online i video.
3GP, è la denominazione di un formato di file concepito appositamente per permettere servizi di videotelefonia, questo formato è utilizzato soprattutto per la registrazione di file multimediali nei telefoni cellulari e la loro trasmissione via MMS.

Molto interessante.

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Cifratura Simmetrica e Cifratura Asimmetrica

Qualche volta vi ho parlato di sicurezza e crittografia, perchè dunque non approfondire l’argomento ora che lo sto studiando per un esame. In questi giorni cercherò di insegnarvi qualcosa su questo argomento, in modo che risulti interessante per voi e utile per me. Oggi iniziamo con l’introduzione delle categorie base di cifratura.

Quando parliamo di cifratura dobbiamo tirare in ballo il concetto di chiave; solo chi conosce la chiave può decifrare il messaggio che è stato precedentemente cifrato.

Entriamo nel dettaglio: ci sono due tecniche di cifratura, quella a chiave simmetrica e quella a chiave asimmetrica. La prima cifra e decifra il messaggio con la stessa chiave, la seconda utilizza invece una coppia di chiavi, una privata, che conosce solo il possessore, e una pubblica, che conoscono “tutti”. Con la cifratura asimmetrica sono possibili due operazioni: la cifratura con la propria chiave privata, per garantire l’autenticità del messaggio, e la cifratura con la chiave pubblica del destinatario, per garantire che il messaggio arrivi solo a lui. Ciò che si cifra con la chiave privata si decifra solo con la chiave pubblica relativa e viceversa.

Sulla base della cifratura asimmetrica si basa la firma digitale: per garantire l’autenticità e l’integrità di un messaggio viene prima calcolata l’impronta hash (o message digest) con un apposita funzione, poi questa viene cifrata con la chiave pubblica e allegata al messaggio. Il ricevente decifra l’impronta e la confronta con l’esecuzione della stessa funzione sul messaggio originale per verificarne l’integrità.

Rimane solo da specificare come avviene il famoso scambio delle chiavi pubbliche, che deve essere sicuro per evitare furti di identità.

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Come Deframmentare l’Hard Disk

A volte non è necessario acquistare della memoria ram oppure un processore nuovo per rendere più veloce e reattivo il sistema operativo e il proprio ambiente di lavoro.

Infatti dopo parecchie giorni di uso, Windows diventa visibilmente più lento a causa dei programmi installati e dei nuovi file che vengono memorizzati sul disco rigido.

Per mantenere efficiente il sistema, è opportuno rimuovere i programmi non utilizzati e svuotare il cestino.

Tuttavia l’accesso ai file salvati sull’hard disk può non essere così veloce come si può sperare, infatti i documenti sono memorizzati non in modo contiguo ovvero un byte dopo l’altro sulla superficie del disco, ma talvolta i frammenti del file vengono sparsi all’interno del drive.

Quando vengono rimossi dei file sul disco, succede che rimane uno spazio vuoto (non allocato) che poi viene riempito al momento del bisogno con altri byte ma se lo spazio liberato non è sufficientemente grande per contenere l’intero file, quest’ultimo viene spezzato in più frammenti e salvato in zone diverse del disco rigido.

Leggere e scrivere dati non contigui comporta maggior tempo che accedervi in modo sequenziale. Per migliorare le performance ponendo vicini i byte di un file, è stato ideata un’utilità di deframmentazione.

Durante l’attività vengono spostati i file in modo da avvicinare il più possibile i byte di un unico file fra di loro. A seconda della velocità del disco, della quantità di file memorizzati e dalla frammentazione dei dati, l’operazione richiederà più tempo: possono volerci anche un paio di orette durante le quali è meglio non utilizzare il computer per non interferire con lo spostamento dei dati.

Nei sistemi operativi Windows è incluso un programma che svolge questa funzione, ma sono disponibili gratuitamente altri software che riescono a funzionare meglio e permettono una maggiore personalizzazione. Attenzione se possedete un disco SSD, detto anche solid state disk, non utilizzate questi strumenti in quanto ridurrebbero il tempo di durata della vostra unità, come spiegato in questa guida sul sito Nonsoloprogrammi.net.

Defraggler è un programma gratuito, prodotto da Piriform, scaricabile da questa pagina.

Il software consente di deframmentare le partizioni di Windows 2000, Windows XP, Windows vista e Windows 7.

Risult aessere disponibile sia per sistemi a 32 bit sia per quelli a 64 bit.

Defraggler è reso speciale grazie alla possibilità di deframmentare non solo una partizione ma anche un singolo o un gruppo di file.

A differenza del programma di deframmentazione incluso nei sistemi Windows, Defraggler consente anche una deframmentazione veloce utile a chi non ha tempo di eseguirne una completa (piuttosto lunga). In più Defraggler da la possibilità di pianificare ad una certa ora l’avvio della attività, così da poter programmare la deframmentazione al termine della giornata oppure durante la pausa pranzo.